Modificare i sensori infrarossi (PIR)

Come modificare i sensori PIR per ottenere una uscita da collegare all’ingresso del sistema domotico od ad un generico sistema di allarme

Un sensore di allarme PIR ha un costo notevole, anche 50 euro. Un semplice sensore PIR che accende soltanto le luci ha un costo notevolmente limitato. Alle fiere di elettronica possono essere trovati anche a 7 euro.

Da questo presupposto, l’idea di modificare un sensore economico per dotarlo di una uscita adatta a comandare dei sistemi antifurto.

Togliere le viti per liberare la base che si fissa al muro (visibile in basso).
Togliere il sensore dal suo supporto facendo leva con un cacciavite.
Aprire il sensore facendo leva. Attenzione è quasi impossibile aprirlo senza rompere i pernetti che lo tengono unito e pertanto in fase di rimontaggio le due parti dovranno unite ed impermeabilizzate con del silicone.
L’apertura…
Sganciare il circuito stampato dalle mollette.
Svitare la vite centrale che blocca la plastica di divisione tra i due circuiti stampati.
Togliere la plastica.
Indentificate il relè (in blu nella foto).
Girate il circuito e trovate i contatti dei relè. Facendo molta attenzione e non lavorando mai da soli, potete alimentare il circuito con il 230V e verificare i contatti del relè con un tester. Quando il ciircuito PIR rileva una presenza, attiva il relè fornendo ai suoi capi una tensione di 22-24V che leggerete sul tester. E’ un modo per identificare i contatti è la loro polarità. Una volta trovati, collegate un filo rosso al contatto positivo ed un filo nero al contatto di massa. Consiglio di effettuare tutti i collegamenti con il tester prima di alimentare il circuito con il 230v in modo da evitare di toccare il circuito stampato sotto tensione. Non alimentate il circuito se siete da soli, e non provate a fare quanto descritto se non avete un minimo di esperienza nel campo elettrico. Se decidete di provare con l’alimentazione a 230V sappiate che è a vostro rischio e pericolo.
I fili rosso e nero saldati ai capi del relè.
(Nel tempo i circuiti interni del sensore si sono evoluti e diversificati. L’unica costante è il relè che è facilmente identificabile e quindi utilizzabile per prendere tensione utile ai sui capi).
Il sensore rimontato. In serie ai suoi capi è ora possibile metterci una resistenza da 1,2K ed un led. Si inserisca il led in uno spezzone di cannuccia da bibite e dall’altro lato si inserisca una fotoresistenza. In questo modo abbiamo disaccoppiato elettricamente il circuito del sensore dai capi della resistenza che collegheremo in ingresso ad un sistema di allarme. Tale tubicino con dentro il led e la fotoresistenza deve essere nastrato con del nastro isolante da elettricisti di colore nero per evitare l’influenza della luce ambientale. Non collegate questi fili direttamente al circuito, ovvero senza led e fotoresistenza accoppiate, poichè uno dei due fili è collegato direttamente al 230V e quindi, oltre ad essere pericoloso, potrebbe distruggervi il vostro circuito di allarme.
Infine uno sguardo al solo primo circuito stampato del sensore (nella foto). questo è raggiunto da soli tre fili. due per il 5V e la massa e l’altro va a 5V quanto il sensore pir si attiva. Nella foto, non visibile, il terzo filo è collegato ad una resistenza da 1k e un led di prova. Rimontando il sensore con solo questo circuito abbiamo ottenuto un sensore alim