La disposizione delle schede domotiche

La disposizione delle schede domotiche (Arduino – relè – input)

Nel realizzare una casa domotica è necessario pensare a come sistemare l’harware. L’ideale sarebbe un piccolo sgabuzzino o come nel mio caso costruire una cassettone in un nicchia ricavata nell’angolo di piu’ muri. In tale posto dovrenno confluire tutti i cavi elettrici necessari, sia quelli piccoli dei sensori ma anche quelli della corrente elettrica che comandano le varie luci.

Ho scelto di non utilizzare onde radio per la determinazione dello stato dei sensori, per non aggiungere onde al consueto bombardamento quotidiano da parte di radio, televisioni e cellulari su tutta la gamme di frequenze. Oltre ciò anche per evitare che apparecchiature ad hoc, disturbando le comunicazioni, possano rendere inefficente il sistema. Tuttavia se proprio non fosse possibile utilzzare fili, le schede arduino possono essere corredate di schede per le comunicazioni via onde radio.

Nella soluzione descritta in questo sito si utilizzano fili per il collegamento dei sensori. Questo è stato possibile poichè ho seguito tutte le fasi della realizzazione della casa e quindi ho passato un discreto quantitativo di tubi corrugati. Diverso è il caso di una casa già realizzata poichè se non sono previsti lavori di ristrutturazione, non è conveniente intervenire sui muri solo per passare dei fili e quindi è meglio ricorrere alle onde radio.

Ritornando al sito, tutto l’hardware è quindi centralizzato in tale cassettone. E’ anche possibile con poche modifiche Hardware distribuiro su un numero sufficente di scatole murate dislocate in tutta la casa. Nel mio caso la realizzazione è quella che si vede in foto. Si noti subito riga verde che distingue la zona a 230v in alto da quella a bassa tensione 5V e 12V.

Per motivi di sicurezza elettrica, la zone a 230V è posizionata in alto e per raggiungerla è necessaria un scala mentre la zona a bassa tensione è facilmente accessibile.

Tutti i fili arrivano sotto ai relè e quelli dei contatti, senza interruzioni, si infilano nelle guide grigie disposte ad U rovesciata che circondano le schede elettroniche.

Le schede sono montate su lastre di plexiglass trasparente fissate al muro. Questo ha permesso preparare e controllare le schede in posto comodo (una stanza attrezzata da laboratorio) prima di porle nella sede finale.

L’alimentazione delle schede è fornito da un piccolo alimentatore che fornisce in uscita le tensioni di 5V, 9V e 12V oltre a mantenere in carica una batteria tampone capace di mantenere il sistema in funzione per piu’ di 50 ore.

L’alimentatore è in basso a sinistra e non è visibile nella foto.